Il comune di Malnate ha affidato dagli anni 90 la gestione del proprio acquedotto alla società ASPEM, la quale ha l’esclusiva dei lavori di manutenzione e di costruzione dei nuovi impianti, nonché dei rapporti con i cittadini utenti. Ora, ci troviamo in una fase di cambiamento, dovuta alle leggi recentemente entrate in vigore: dopo l’abolizione dell’ATO, siamo in attesa dell’entrata in funzione del nuovo organismo provinciale che gestirà il ciclo dell’acqua.
Naturalmente non intendiamo derogare alle prerogative decisionali e di controllo del Comune su una componente così fondamentale nella vita della nostra società.
La precedente amministrazione, grazie allo stimolo delle forze politiche che compongono questa coalizione (memore della situazione critica verificatasi negli anni 2005 e 2006) ha sempre sostenuto gli investimenti sull’acquedotto, portando a termine i programmi di opere proposti, contrariamente a quanto avviene nella maggior parte dei comuni della provincia.
È aumentata la disponibilità di acqua grazie alla piena operatività del nuovo pozzo, in zona mulini del Trotto, collegato direttamente con i serbatoi di Monte Casnione, e dell’impianto di abbattimento del ferro-manganese, che ha permesso l’utilizzo completo dei pozzi della zona industriale di Gurone.
Proseguendo su questa strada, chiederemo che non diminuisca l’impegno di rinnovo delle reti e di potenziamento degli impianti: per questo dedicheremo fondi specifici del bilancio comunale per coprire l’esecuzione dei nuovi investimenti, che già oggi, e maggiormente nei prossimi anni, non sono più coperti dagli introiti delle bollette che pagano i cittadini.
Grazie al lavoro compiuto in stretta collaborazione con i tecnici ASPEM abbiamo proposto negli scorsi anni diversi interventi, i quali stanno ora concretizzandosi nella fase di progettazione definiva.
L’intervento volto a rendere possibile il sezionamento della rete comunale, che permetterà, in caso di siccità, di servire alternativamente le due zone del paese (ad Est e ad Ovest della ferrovia) senza lasciare nessuno completamente senza acqua in caso di siccità. Per questo è in programma il collegamento diretto dei pozzi della zona industriale di Gurone con i serbatoi di Monte Casnione.
La riduzione della pressione in rete nelle zone dove questa risulta troppo elevata. Questo accorgimento favorirà una minore sollecitazione delle tubazioni, con il risultato di diminuire le fessurazioni e quindi le perdite, e sarà certo di aiuto agli impianti privati, costretti in molti casi ad inserire dei riduttori di pressione per non danneggiare le proprie apparecchiature.
La possibilità di installazione di un nuovo sistema di abbattimento del ferro-manganese, direttamente in falda, da potersi applicare ai nuovi pozzi che sono stati trivellati nella valle del fiume Lanza, in territorio di Malnate: tale sistema, già collaudato in Germania e recentemente in provincia di Varese, permetterà di avere a disposizione la notevole portata di questi pozzi, il cui collegamento con i serbatoi di Monte Casnione è già in parte predisposto.
Continueremo a chiedere ad ASPEM, come già fatto lo scorso anno, di raddoppiare la quantità di tubazioni sostituite ogni anno nella rete di distribuzione cittadini